Nella zona di La Victoria, a Lima, c’è un grande mercato delle pulci a cielo aperto chiamato Tacora. Un punto di scambio, contrattazioni e vita sociale che è sempre esistito e che, da qualche tempo, è stato scoperto da TikTok e dalla febbre del vintage. Nel post pandemia della capitale del Perù, il second hand è diventato una forma in di consumo abituale: tutti oggi hanno una pagina social di vestiti usati che comprano a Tacora e poi rivendono. Per trovare pezzi economici e di buona qualità ormai occorre addentrarsi nelle viscere del
mercato, dove l’atmosfera si fa ambigua, “ma nel mio caso l’ignoto è pura adrenalina” dice Yulissa.
Yulissa è una ragazza di origini peruviane che vive da più di 10 anni a Parigi. La casa di produzione di cui è creatrice e fondatrice, ARRANCA Prod, è un progetto personale che ha preso il via quando ha iniziato a lavorare nel mondo della moda. “ARRANCA Prod è nata dalla voglia di rappresentare la bellezza latina nel mondo fashion, coinvolgendo artisti e storie fotografiche con elementi d’ispirazione sud americana”. Nello slang peruviano arranca significa “sconfiggere, prevalere, conquistare” e, proprio con l’intenzione di uscire dai cliché, raccontando l’America latina così com’è, i progetti si ispirano alla cultura locale e mostrano anche i quartieri reputati pericolosi, attraverso la moda.
“Il Perù si può raccontare in molti modi, ci sono infiniti codici di abbigliamento, comuni in alcuni paesi latino americani, ma soprattutto è interessante raccontare i look delle vecchie generazioni: le persone anziane sono quelle che hanno più stile e storia” spiega Yulissa “Poi ci sono tutta una serie di ispirazioni culturali: le danze, la musica, la cultura pop, i modi di vestire delle persone che lavorano in strada, con quei dettagli che solo là è possibile vedere”. Unendo queste sensazioni nasce il progetto firmato ARRANCA Prod chiamato
Amore im-possibile: uno shooting fotografico realizzato con l'utilizzo di capi di seconda mano acquistati o scambiati all'interno di Tacora. I look sono indossati da una ragazza trans e modella, Chris Vargas, e sono scattati in luoghi di lavoro spesso inaccessibili a persone della comunità LGBTQIA+ peruviana, come caserme dei pompieri, scuole militari, chiese, magazzini di stoccaggio per alimenti, scali portuali ecc.
“In Perù lo Stato non riconosce le persone trans. È un Paese estremamente omofobo, in cui nessuno è informato sulla transizione: farlo è illegale, così come ricorrere alle cure ormonali. Va da sé che non esistano diritti né visibilità e che, secondo la cultura generale, questa scelta non sia accettabile perché contro la religione” precisa Yulissa. Chi può raccontare sulla propria pelle l’esperienza di vivere a Lima da persona trans è Chris Vargas: “Se penso alla mia cerchia e alla mia bolla sto relativamente bene, perché le persone che conosco e i miei amici mi vogliono bene e mi rispettano. Ma al di fuori di questo siamo in pericolo e in
costante rischio. Abbiamo pochissime opportunità dato che il sistema stesso ci emargina socialmente, politicamente ed economicamente. Abbiamo ancora molto da fare e per cui lottare”.
In Perù, raccontano Yulissa e Chris, il governo è instabile, sempre alla mercè di corruzione, scandali, e tendenzialmente conservatore. Se dallo Stato non ci si può aspettare, per ora, un cambiamento, qualcosa si muove dal basso. “Ci sono gruppi di persone che si stanno facendo vedere, stanno dando spazio a questo tipo di persone per farsi riconoscere, non c’è un movimento vero e proprio, quindi è ancora molto underground. Mentre i giovani si muovono poco a poco in questa tematica, per la generazione precedente è ancora tabù, mancano ancora molti anni per un cambio appropriato” spiega Yulissa. E Chris aggiunge:
“L’accesso alle informazioni in modo facile e veloce, la visione di realtà diverse e il tempo per entrare in empatia con altre esperienze hanno reso la nuova generazione più consapevole dell'esistenza dell'identità di genere; ci sono anche gruppi sociali che si dedicano a trasmettere questo messaggio e la stragrande maggioranza sono giovani, quindi è un passo avanti”.
È grazie a questa voglia di cambiamento che Yulissa e Chris si incontrano: “Yulissa mi aveva già parlato su Instagram dicendomi che le sarebbe piaciuto fare qualcosa con me quando sarebbe tornata in Perù. È successo che ci siamo incontrate per caso alla mostra d'arte di un'amica a Lima e così è nata un'amicizia. Lei mi ha parlato dell'idea di Amore im-possibile e siamo partite”. Scattare nei luoghi solitamente inaccessibili alle persone LGBTQIA+ è stato caotico, ma stimolante. Gli abiti sono stati scelti per creare clamore,attraverso outfit semi nudi e femminili, apertamente in contrasto con i luoghi estremamente mascolini. “Il
look della t-shirt della nazionale abbinata alla gonna di tulle è un’immagine impossibile da trasmettere nei giornali o cartelloni pubblicitari perché sarebbe uno scandalo per il Paese. Per questo è il più importante per me” racconta Yulissa. Tra uno scatto e l’altro Chris descrive gli sguardi dei passanti “probabilmente un po' confusi o addirittura giudicanti, ma niente a cui non sia abituata” e poi aggiunge “non mi dispiace essere guardata, comunque”.
“Per me il progetto di Amore im-possibile è stato un modo per raccontare la bellezza di essere trans, odiando le differenze sociali, istruendo i limeñi. Ho voluto dimostrare che fare foto in esterno a Lima è possibile, quindi mandare un messaggio di libertà e di accettazione” spiega Yulissa. “In generale, non ci sono stati posti difficili o vietati per noi: tra il caos e il traffico, così come in spiaggia, non c’è stato nessun problema” continua “Chris ha avuto un momento di timore, ma la gente è stata gentile, come i due ragazzi che guidavano la barca e volevano entrare nella foto”.
Yulissa e Chris si sono riappropriate dello spazio di esclusione, rendendo possibile l’impossibile. “Lima per me è un vortice di ispirazione, sono consapevole delle differenze e difficoltà ancora presenti, ma ho fede nelle nuove generazioni. Per me questo è un amore possibile perché guardo la città con occhi curiosi e diversi. Non essendoci cresciuta, non ho nelle vene la paura di passeggiare, quindi parlo e sorrido continuamente alla gente” dice Yulissa. Poi Chris conclude: “Adoro il centro di Lima, dove si trovano sempre cose belle, un po' di tutto. E amo Barranco con tutta me stessa, è un luogo che mi dà pace, essere
circondata dal mare e da alberi frondosi mi rende felice. Credo che l'amore sia possibile ovunque e Lima può insegnarti molte cose a riguardo. Può anche darti lezioni, ma da qualche parte lontano ci sarà sempre spazio per l'amore”.
DA/Production/ Stylist/ Casting:
Yulissa Aranibar
ARRANCA PROD
@yulissa_aranibar
@arranca_prod
Photos:
Carlos Cabrera
@carlos.cabreraa
Model:
Chris Vargas
@chrisvargast
Hair style/Make up:
Alessandra Cáceres
@paintedbyale
Fashion assistants :
Lucero Estrella
@lucero.emc
Ricardo Acevedo
@rcvdo_
Location:
Chorillos-Lima
Escuela Superior de Guerra del Perú
Garibaldi N° 6 - Bomberos
& Agua dulce beach